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Comunicato n°6 - Sono passate  da poco le 19:30 del 15 aprile quando le Brigate Rosse fanno ritrovare il  comunicato numero 6. Ormai i brigatisti hanno memorizzato i numeri delle  redazioni ed, ancora una volta, le telefonate arrivano a Roma al “Messaggero”,  il messaggio è stato lasciato tra le maglie della saracinesca di un negozio nei  pressi del Traforo di via Nazionale. In prossimità del giornale ed a cinquanta  metri dalla Questura. A Genova al “Secolo XIX”; a Milano a “Repubblica e a  Torino all’ANSA. I messaggi sono ritrovati tutti nei cestini dei rifiuti.
 

             
                 
                Comunicato n°6
                 
                BRIGATE ROSSE
                L'interrogatorio al  prigioniero Aldo Moro è terminato. Rivedere trent'anni di regime  democristiano, ripercorrere passo passo le vicende che hanno scandito  lo svolgersi della controrivoluzione imperialista nel nostro paese,  riesaminare i vari momenti delle trame di potere, da quelle  "pacifiche" a quelle più sanguinarie, con cui la borghesia  ha intessuto la sua offensiva contro il movimento proletario,  individuare attraverso le risposte di Moro le specifiche  responsabilità della DC, di ciascuno dei suoi boss, nell'attuazione  dei piani voluti dalla borghesia imperialista e dei cui intessi la DC  è sempre stata massima interprete, non ha fatto altro che confermare  delle verità e delle certezze che non da oggi sono nella coscienza  di tutti i proletari
                Non ci sono segreti che riguardano la DC, il  suo ruolo di cane da guardia della borghesia, il suo compito di  pilastro dello Stato delle Multinazionali, che siano sconosciuti al  proletariato. 
                Il perché; è molto semplice. I proletari, gli operai,  tutti gli sfruttati conoscono bene che cosa significa il regime  democristiano, perché; l'hanno vissuto e lo vivono sulla pelle;  contro il potere della borghesia hanno sempre opposto la più strenua  resistenza, hanno lottato e combattuto contro la schiavitù del  lavoro salariato, per la liberazione delle infinite energie che un  pugno di padroni e di multinazionali ha continuamente saccheggiato e  rapinato, contro uno Stato che è sempre servito a perpetuare il  dominio della classe più feroce che la storia abbia mai prodotto: la  borghesia imperialista. 
                Quali misteri ci possono essere del regime DC  da De Gasperi a Moro che i proletari non abbiano già conosciuto e  pagato con il loro sangue? "Centrismo", "centro  sinistra", "strategia della tensione", "governo  delle astensioni", ecc. sono i termini con cui la DC e i suoi  complici si sono incaricati 1i mantenere sotto il giogo imperialista  il nostro paese, di costringere il proletariato alle ferree  condizioni di sfruttamento che la borghesia vorrebbe perpetuare in  eterno, di condannare all'emarginazione e alla miseria quelle parti  di proletariato che l'interesse del capitale multinazionale non  ritiene "conveniente utilizzare", di scatenare il terrore e  i massacri dei sicari fascisti e di Stato ogni qual volta la lotta  proletaria ha messo in discussione il loro potere. 
                Ed oggi, che tutto il sistema di dominio dell'imperialismo sta attraversando l'ultimo  atto di una crisi mortale, che cosa hanno da offrire la DC, la  borghesia e il suo Stato? 
                Ancora sfruttamento, ancora disoccupazione,  ancora emarginazione, ancora il genocidio politico delle avanguardie  comuniste con cui vorrebbe annientare l'esigenza del proletariato di  lottare per una società diversa senza più sfruttati né;  sfruttatori, per una società comunista. L'essenza dello Stato  Imperialista, di cui la DC come sempre si è fatta massima  rappresentante, è oggi sotto i nostri occhi in tutta la sua  evidenza, senza il mistificante velo di "democrazia"  formale di cui si era ammantata: rastrellamenti e arresti in massa,  stato d'assedio, leggi speciali, tribunali speciali, campi di  concentramento. 
                Stendere una cappa di terrore controrivoluzionario  sull'intera società è l'unico sistema con cui questo stato, questo  regime DC sorretto dall'infame complicità dei partiti cosiddetti di  "sinistra", vorrebbe soffocare ed allontanare lo spettro di  un giudizio storico che il proletariato ha già decretato. 
                Non ci  sono quindi "clamorose rivelazioni" da fare, ma nostro  compito e quello di tutti i rivoluzionari è di organizzare il  proletariato, di costruire la forza che eseguirà in modo definitivo  la condanna della borghesia e dei suoi servi. 
                Certo l'interrogatorio  di Aldo Moro ha rivelato le turpi complicità del regime, ha additato  con fatti e nomi i veri e nascosti responsabili delle pagine più  sanguinose della storia degli ultimi anni, ha messo a nudo gli  intrighi di potere, le omertà che hanno coperto gli intrighi di  stato, ha indicato l'intreccio degli interessi personali, delle  corruzioni, delle clientele che lega in modo indissolubile i vari  personaggi della putrida cosca democristiana e questi, (nessuno si  stupirà), agli altri dei partiti loro complici. Gli scandali, le  corrutele, le complicità dei boss democristiani, se li rendono  ancora più odiosi, non sono però l'aspetto principale; fanno parte  certamente della logica con cui questo putrido partito ha sempre  governato, ma quello che conta è la funzione controrivoluzionaria  della DC, il suo "servizio" agli ordini delle  multinazionali, la sua trentennale opera antiproletaria." 
                Comunque, come abbiamo già detto, tutto sarà reso noto al popolo, e  a questo punto facciamo una scelta. La stampa di regime è sempre al  servizio del nemico di classe, la menzogna, la mistificazione sono  per essa la regola, ed in questi giorni ne ha dato una prova  superlativa, il suo compito è quello di utilizzare l'informazione  come arma contro il proletariato, e le organizzazioni rivoluzionarie.
                 Le informazioni in nostro possesso quindi, verranno diffuse  attraverso la stampa e i mezzi di divulgazione clandestini delle  Organizzazioni Combattenti, e soprattutto verranno utilizzate per  proseguire con altre battaglie il processo al regime e allo Stato. 
                Per quel che ci riguarda il processo ad Aldo Moro finisce qui.  Processare Aldo Moro non è stato che una tappa, un momento del più  vasto processo allo Stato ed al regime che è in atto nel paese e che  si chiama: GUERRA DI CLASSE PER IL COMUNISMO. 
                Le responsabilità di  Aldo Moro sono le stesse per cui questo stato è sotto processo. La  sua colpevolezza è la stessa per cui la DC ed il suo regime saranno  definitivamente battuti, liquidati e dispersi dalle iniziative delle  forze comuniste combattenti. 
                Non ci sono dubbi. ALDO MORO E'  COLPEVOLE E VIENE PERTANTO CONDANNATO A MORTE. 
                 
                Comunicato n°6   15/04/1978
                 
                Per il Comunismo
                BRIGATE ROSSE
                 
                                
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